Ci sono molte cose che non quadrano nel “bombardamento” USA dell’ospedale di Kunduz. Ad esempio, guardando i video di Al Jazeera o del Corriere della Sera, solo il tetto dell’ospedale sembra essere stato colpito, verosimilmente da un ordigno di bassa potenza che ha lasciato intatti, oltre ad alcuni muri interni, i muri perimetrali senza provocare il distacco delle pluviali e, addirittura, senza neanche far cadere i pesanti condizionatori lì attaccati. Intatti pure gli edifici intorno all’ospedale. Non si capisce, quindi, il senso della telefonata che sarebbe stata fatta dal personale di Médecins Sans Frontières “Dalle 2.08 alle 3.15 del mattino il nostro ospedale è stato colpito da raid aerei a intervalli di circa 15 minuti l’uno”.
In un articolo di ieri ipotizzavamo che l’attacco all’ospedale non si sia trattato né di un errore né di un atto pianificato dal governo USA ma un atto deliberato di qualche militare americano, come tanti suoi commilitoni, con il cervello fuso dalla guerra. E che, per nascondere questa sconvolgente verità si sia inventata la bufala del “bombardamento” per errore. Ci sembra che questi video avvalorino questa ipotesi.
Aggiornamenti:
Il breve video dell’interno dell’ospedale (con le pareti interne ed esterne sostanzialmente intatte) pubblicato ora da Medicin Sans Frontieres ritengo smentisca pienamente la tesi del “bombardamento”.
(articolo già pubblicato nel 2015 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/